In una lunga intervista a Rolling Stone Italia, Cristiano Malgioglio è intervenuto anche sulla polemica che ha visto protagonisti Renato Zero e Achille Lauro: ecco le sue dichiarazioni.
Può piacere o non può piacere come personaggio, ma Cristiano Malgioglio è un nome importante nella musica italiana. Cantautore, paroliere e autore prima ancora di trasformarsi in personaggio televisivo simbolo di un certo trash, l’artista ha rilasciato una lunga intervsita a Rolling Stone Italia, a margine di un evento per presentare un libro di Aldo Dalla Vecchia su Mina. Ecco alcune delle sue importanti dichiarazioni, a partire dal suo pensiero su Achille Lauro dopo la polemica nata dalle dichiarazioni di Renato Zero, che lo aveva ‘clown’ nel corso di una conferenza stampa.
Cristiano Malgioglio difende Achille Lauro
Non poteva non mancare un suo contributo alla discussione innescata dal paragone tra Achille Lauro e Renato Zero, con l’affondo non privo di una certa malizia del cantautore romano nel corso di una conferenza stampa. Dopo aver rivendicato i suoi meriti per essere stato uno dei primi a truccarsi e vestirsi in un certo modo, Malgioglio ha spiegato: “Ai tempi miei e di Renato Zero era tutto più difficile e siamo stati innovativi“. Questo però non vuol dire che Lauro sia un pagliaccio: “I clown, vorrei dire a Renato, non si vestono come Achille Lauro. Prima di tutto è molto elegante negli abiti Gucci e poi è un ragazzo diverso da tutti gli altri, per fortuna, visto che in pochi curano il look“.
Insomma, per il cantautore nativo di Ramacca, di Lauro si può dire che non piaccia come canta, ma non certo che sia un clown: “È straordinario, non ha bisogno di essere difeso, però va incoraggiato, perché finalmente ha il coraggio di vestirsi come gli pare e con stile. Penso che sia molto più elegante come si veste Achille Lauro oggi rispetto a Renato Zero ieri“.
Nonostante questi elogi, Malgioglio ammette che una collaborazione con l’ex trapper romano non è un suo desiderio: “Mi piacerebbe scrivere per Barbra Steisand e tra gli italiani, a parte Mina e Arisa, per Andrea Bocelli e Tiziano Ferro“.
Cristiano Malgiaglio accusa Ghali di plagio
Passa il tempo e la musica continua a far parte della vita di Malgioglio, che però ammette di non ascoltare molta musica contemporanea. A parte Arisa, trova molto più gradevoli gli artisti del passato. Tuttavia, qualcosa non gli è sfuggito: ovvero l’influenza che riesce ad avere sugli altri: “Vedo che a ogni mia svolta tutti gli altri mi copiano. Dopo Mi sono innamorato di tuo marito stanno dilagando i brani che scopiazzano quel ritmo. Come Ghali in Turbococco, dove l’inizio è uguale. Non lo conosco, mi dicono sia bravissimo e se ha preso spunto mi fa molto piacere. Tutti hanno introdotto un po’ di reggaeton, ma fatto male. Le canzoni sono per la maggior parte brutte e cantano su basi che sembrano da karaoke. Invece quel genere va interpretato con un’anima e in modo struggente“.
Ecco la sua Mi sono innamorato di tuo marito: